Da Modena e Bologna: Riprendiamoci i Comuni!

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Da Modena e Bologna: Riprendiamoci i Comuni!

Qui, dove le terre modenesi si legano ai territori bolognesi, tanto si sta facendo per riportare i Comuni nelle mani dei Cittadini.

Riportiamo dapprima l’esperienza di Monica che racconta il suo primo anno e mezzo al governo del Comune di Vignola; a seguire, un volantino esplicativo della lista di cittadini “Civicamente Samoggia” che, dopo la fusione forzosa dei loro Comuni avvenuta più di un anno fa, si trovano a dover lottare duramente per recuperare la democrazia perduta.

 

DA VIGNOLA (MO)
Un Comune a misura di cittadino
di Attac Vignola

Alle elezioni locali del 2014, per la prima volta in sessant’anni, i cittadini vignolesi sono “diventati Sindaco” scegliendo di essere governati da una coalizione civica.

Uno dei punti di forza della proposta politica risultata vincente è costituito dalla previsione di una serie di azioni volte all’ampliamento degli spazi di democrazia e di partecipazione dei cittadini alle decisioni che li riguardano, per ovviare al problema della crescente sfiducia nei rappresentanti eletti e al conseguente disinteresse per la vita politica. D’altra parte, l’allontanamento, in nome della governabilità, dei centri decisionali dai bisogni e dalla vita dei cittadini è una realtà constatabile sia a livello nazionale sia internazionale e il tema del “deficit democratico” si impone con urgenza, in termini critici, anche nel dibattito politico sulla legge elettorale e, ancor di più, sul progetto di revisione della Costituzione approvato in Parlamento.

In questo primo anno e mezzo abbiamo dimostrato che, almeno a livello locale, si può “resistere” andando controcorrente. Abbiamo già sperimentato il metodo di ascolto e decisione collettiva denominato “La parola ai cittadini” in occasione dell’approvazione del bilancio; abbiamo svolto diversi Consigli Comunali aperti, avviato e concluso percorsi partecipati con i cittadini sulla destinazione culturale di un edificio storico della città e sulla mobilità intorno alle scuole medie.

Un aspetto importante del processo di allargamento degli spazi di confronto, proposta e decisione pubblica è rappresentato inoltre dalla revisione dello Statuto Comunale e del Regolamento sugli istituti di partecipazione. Durante la “Giornata della democrazia” svoltasi il 1° marzo 2015, i cittadini si sono impegnati a portare le loro idee per cambiare la qualità della vita democratica di Vignola, proponendo modifiche alle norme vigenti, come l’eliminazione del quorum dai referendum, una maggiore informazione e il riconoscimento del principio della partecipazione e del diritto alla gestione condivisa dei beni comuni.

Sulla base delle proposte emerse, un Gruppo di lavoro tecnico ha elaborato in questi ultimi mesi una proposta di modifica dello Statuto che ora passerà all’esame del Tavolo di negoziazione, organismo costituito secondo la Legge regionale sulla partecipazione, composto dai cittadini e dalle associazioni nonché da rappresentanti dell’amministrazione; allo stesso tempo, la proposta verrà discussa dalla Commissione consiliare.

Nella bozza in esame vi sono diverse novità e l’introduzione di nuovi strumenti quali: referendum confermativo e propositivo, “La parola al cittadino”, la “Giornata della democrazia”, istruttoria pubblica, bilancio partecipativo, petizione elettronica. Novità che, se approvate, faranno di Vignola la capitale della Democrazia. Gli articoli dedicati agli strumenti di democrazia diretta deliberativa e partecipativa passeranno infatti da 4 a 18.

Alla fine del percorso, che prevede anche diversi incontri pubblici di formazione e informazione su esperienze simili, il Tavolo di negoziazione presenterà un “Documento di proposta partecipata” di modifica dello Statuto che dovrà essere approvato dal Consiglio Comunale, presumibilmente in primavera.

Un paio di esempi direttamente dalla bozza di statuto in esame:

ART. 13 CONSIGLIO COMUNALE APERTO

1. Qualora vengano iscritti all’ordine del giorno argomenti di particolare rilevanza politico sociale, il consiglio può essere convocato in seduta aperta, alla quale possono prendere parte i cittadini, con diritto di parola.
3. Durante le sedute aperte possono essere approvate, mozioni, ordini del giorno e deliberazioni… Il voto spetta ai soli consiglieri comunali. Prima delle votazioni dei consiglieri sullo stesso documento si può mettere al voto il parere dei cittadini presenti (parere consultivo).

ART. 17 REFERENDUM CONFERMATIVO

1. I cittadini hanno il diritto al referendum confermativo facoltativo ai fini del controllo dell’operato degli organi eletti.
2. É sospesa l’entrata in vigore di una deliberazione del consiglio comunale.
3. In seguito alla richiesta di sospensione è indetto il referendum confermativo se, entro 45 giorni dall’avvenuta pubblicazione in consiglio comunale dell’atto amministrativo, tale richiesta viene sostenuta dal 6% degli elettori.

DALLA VALSAMOGGIA (BO)
Municipi senza democrazia: il tempo è scaduto.
A gennaio 2016 i Consiglieri di Municipio della lista di cittadini Civicamente Samoggia si sono dimessi. Perché?

1 – I Municipi in Valsamoggia sono un’esperienza totalmente fallimentare.
2 – Avrebbero dovuto favorire la cittadinanza attiva ed essere uno strumento di proposta ed orientamento della politica locale degli ex comuni, invece si sono rivelati dei contenitori vuoti senza alcun ruolo utile per i cittadini e per i territori che rappresentano.
3 – Ad esclusione di Crespellano e di una sola esperienza a Bazzano, i consigli di municipio si svolgono senza diritto di parola al cittadino.
4 – Sono luoghi di finta democrazia: non hanno alcuna autonomia di spesa, non possiedono un ruolo decisionale sui temi locali, svolgono un ruolo consultivo non vincolante.
5 – Le decisioni prese non hanno prodotto alcun effetto. Sono dei consigli comunali in miniatura, uno specchio in cui si compiace una maggioranza che pratica una politica fatta dall’alto verso il basso.

Perché proprio adesso? È finita l’opposizione in Valsamoggia? Quando e dove i cittadini possono parlare? Quali proposte di modifica sono state avanzate? Quando? Ecco alcune delle proposte di modifica al Regolamento dei Municipi che Civicamente Samoggia ha presentato al Consiglio Comunale sia prima del loro insediamento sia ad un anno dall’avvio dell’esperienza:
1- I Consigli di Municipio esprimono parere vincolante in materia di gestione del territorio di competenza (urbanistica, ambiente, opere e lavori pubblici);
2 – I Consigli di Municipio possono e devono essere promotori rispetto ad alcune tematiche inerenti il Municipio stesso (territorio, lavori pubblici, manutenzioni);
3 – I Municipi potranno disporre di un adeguato budget, proporzionale agli abitanti e alle dimensioni del territorio, che il singolo Municipio dovrà utilizzare con le modalità del bilancio partecipato al fine di stimolare una cittadinanza attiva;
4 – I cittadini possono intervenire con diritto di parola a tutte le sedute del Consiglio Municipale.

In data 9 settembre 2015, i nostri Consiglieri comunali hanno richiesto la costituzione di una Commissione che valutasse le modifiche al Regolamento. Nel mese di ottobre 2015 in tutti i municipi i nostri Consiglieri hanno depositato richiesta di ordine del giorno per poter discutere delle modifiche al Regolamento, allegando contestualmente un documento di proposte per avviare il dialogo. Ad oggi nessuna nostra richiesta è stata ascoltata, nessuna Commissione è stata costituita, nessun consiglio di municipio è stato indetto. A fronte di un costo, finora di circa 25 mila euro, e nonostante l’impegno dei nostri consiglieri municipali nel farli funzionare al meglio, la maggioranza ha fatto dei consigli di municipio un luogo di mera ratifica delle decisioni prese dall’alto, senza alcuna attenzione alla partecipazione. Si è così impedito ai cittadini – con l’unica unica eccezione di Crespellano – di esprimere le loro esigenze e idee e per questo motivo da essi per lo più disertati. Il nostro impegno, però, non verrà meno. Fedeli alla fiducia che in noi hanno riposto tanti elettori, i consiglieri continueranno ad attivarsi sul territorio e dedicheranno il loro tempo ad ascoltare le esigenze e le proposte di tutti i cittadini in piazza, nelle assemblee pubbliche, nei luoghi di vita, perché crediamo che solo la partecipazione dal basso sia garanzia di vera democrazia e di maggior efficienza ed equità delle decisioni amministrative. Siamo e rimaniamo in Consiglio Comunale dove continueremo le nostre battaglie, dove sosterremo le idee e le proposte provenienti dai territori.

Noi avremmo voluto che i consigli municipali fossero luoghi di vera democrazia e partecipazione dei cittadini. Luoghi dove una comunità potesse ritrovare i propri rappresentanti pronti ad ascoltarla fuori dalle logiche di minoranza e maggioranza. Ci è stato impedito. Avevamo messo in campo energie importanti, raccolto centinaia di firme, presentato 50 candidati (unica forza di opposizione) e siamo stati eletti in diciotto. Avevamo creduto in questi organismi rappresentativi. Siamo stati eletti e ci siamo dimessi: il nostro incarico era di far partecipare i cittadini nei municipi, ma non è stato possibile. Tuttavia il mandato rimane lo stesso e per questo non abbandoniamo le comunità, non lasciamo soli i cittadini ed i nostri elettori. Noi entriamo in un rapporto diretto con le comunità per costruire insieme proposte di governo del nostro territorio.

COSTRUIAMO INSIEME IL NOSTRO FUTURO
www.civicamentesamoggia.it ? www.facebook.com/Civicamentesamoggia
Cominciamo da “LA PAROLA AI CITTADINI”, segnatevi queste date:
a CRESPELLANO, martedì 16 febbraio ore 20,30
a CASTELLO DI SERRAVALLE, martedì 23 febbraio ore 20,30

Articolo tratto dal Granello di Sabbia n. 23 di Gennaio-Febbraio 2016 “Verso una Nuova Finanza Pubblica e Sociale: Comune per Comune, riprendiamo quel che ci appartiene!.