di Roberto Melone, Casa dei Circoli, Culture e Popoli di Ceriale (SV)
La casa dei Circoli, Culture e Popoli (CCCP) di Ceriale (SV) è un luogo di incontro tra realtà diverse, aventi in comune l’idea che l’attuale sistema economico, sociale, culturale e politico è inaccettabile ed insostenibile. Un luogo, libero e liberato, dove persone con storie e culture diverse trovano il modo per lavorare insieme, non solo per resistere agli attacchi alla dignità e alla vita delle persone, ma anche per costruire proposte concrete per il futuro.
Il Circolo vive ed opera grazie all’impegno dei suoi attivisti e non vi sono né grandi associazioni, né partiti a sostenerlo. Dall’ottobre del 2014, tra le tante attività culturali, ludiche, sociali e politiche che vi si svolgono, il Circolo organizza appuntamenti mensili di formazione tra i suoi soci e non solo. La decisione è stata presa con un grande consenso ed entusiasmo perché, tutte e tutti, eravamo consci della necessità di approfondire tutta una serie di questioni, sia per noi stessi, sia per poter svolgere la nostra attività con sempre maggiore consapevolezza del mondo che ci circonda.
Il primo anno, ottobre 2014–giugno 2015, gli appuntamenti sono stati di carattere generale ed abbiamo affrontato temi quali la crisi della democrazia, la finanza e il debito, il TTIP, la legalità; mentre, in questo secondo anno, in collaborazione con ATTAC Italia, abbiamo centrato la nostra attività sugli Enti Locali, condividendo la campagna “Riprendiamoci il Comune”.
Siamo partiti il 2 ottobre con Pino Cosentino sul tema della democrazia diretta e di quella partecipativa; il 13 novembre, con il gruppo locale di Libera, abbiamo affrontato il tema della trasparenza negli Enti Locali, mentre il 4 dicembre con Marco Bersani ci siamo occupati di debito, patto di stabilità e di come un Comune può uscire da questa trappola. La programmazione dei prossimi mesi è già pronta ed affronteremo il tema dei bilanci comunali spiegati a tutte e tutti, dei servizi pubblici locali, della progettazione partecipata dei piani urbanistici, della lotta dal basso agli sprechi concludendo a giugno con Marco Bersani per tirare delle conclusioni e/o, meglio, avviare un percorso di iniziative e di impegni futuri. Perché proprio questo è l’obiettivo: approfondire, conoscere, formarci per portare tutto questo dentro alle nostre lotte, alle nostre mobilitazioni e, soprattutto, per coinvolgere altre ed altri su queste nostre riflessioni.
Stiamo già coinvolgendo direttamente le persone “esterne” al Circolo ma con le quali abbiamo un rapporto, forte e diretto, dentro a due soggetti che abbiamo contribuito a far nascere e a sostenere: il Forum Beni Comuni, Legalità Diritti (composto da Comitato Savonese Acqua Bene Comune, Salviamo il Paesaggio, Rifiuti Zero, Cittadinanzattiva, Libera, più altri cinque comitati di carattere locale) e la Coalizione per il Clima (composta da quasi 80 tra associazioni e comitati sparsi sul territorio della provincia di Savona).
Stiamo anche cercando, con grande fatica, di coinvolgere i nostri amministratori locali, troppo spesso chiusi nei loro uffici, legati ad equilibri di vario genere, spaventati da debito e patto di stabilità ed incapaci di uscire da questo tunnel o trappola mortale.
Grazie a tutto questo lavoro – in primis al Centro di Formazione – qualche risultato, certamente molto parziale, stiamo riuscendo a portarlo a casa. Sulla legalità (dove sta lavorando molto bene il gruppo locale di Libera), sulla partecipazione (nel Comune di Albenga partirà a breve un lavoro per l’inserimento dei meccanismi di democrazia diretta e partecipativa e, avviato questo primo “esperimento”, c’è l’intenzione di diffondere la cosa ad altri Enti Locali) e sull’acqua (insieme al Comitato Savonese ABC stiamo lavorando, a partire dal Presidio Permanente Agosto 2015, in difesa della gestione pubblica e partecipata dei nostri servizi idrici). Insomma, quello avevamo in mente tre anni fa, e cioè conoscere, formarci, creare reti, intrecci e connessioni, lotte e mobilitazioni, lo stiamo pian piano costruendo.
Questa, penso, sia l’unica cosa da fare sia nei territori che a livello nazionale e siccome è praticamente un obbligo, è anche l’unica che ci regala una grande libertà.
Articolo tratto dal Granello di Sabbia n. 23 di Gennaio-Febbraio 2016 “Verso una Nuova Finanza Pubblica e Sociale: Comune per Comune, riprendiamo quel che ci appartiene!“.