Come aderire ad Attac Italia

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ADESIONI INDIVIDUALI
quota minima annuale 10 euro

a) il modo più semplice è quello di rivolgersi al Comitato locale più vicino: l’elenco lo trovi in Comitati locali
b) puoi aderire anche online compilando questo modulo (dopo aver compilato il modulo ti verranno indicate le coordinate bancarie per il pagamento tramite bonifico bancario, oppure troverai il pulsante per pagare con Satispay o con  PayPal):

 

ADESIONI COLLETTIVE

Attac Italia accetta anche adesioni collettive di associazioni territoriali. In questo caso occorre inviare la richiesta a segreteria@attac.org

QUEST’ANNO ATTAC ITALIA COMPIE 22 ANNI!

2001-2023

Quest’anno Attac Italia compie 22 anni. Una piccola, grande storia, nata un mese prima delle storiche e drammatiche giornate di Genova del luglio 2001, quando una nuova generazione scese in campo per dire che il pensiero unico del mercato avrebbe portato il mondo alla rovina e che un altro mondo era possibile e necessario.

In questi 22 anni, Attac Italia è stata parte della costruzione di una narrazione alternativa a quella del liberismo dominante, attraverso la realizzazione di decine di università nazionali e territoriali, corsi di formazione e seminari autogestiti, contribuendo a smascherare le contraddizioni di un modello economico-sociale basato sul profitto e ad affermare la necessità del riconoscimento dei diritti individuali e sociali, dei beni comuni e della democrazia partecipativa.

In questi 22 anni, Attac Italia è stata parte di tutte le lotte e di tutte le pratiche che hanno sfidato le grandi multinazionali, le lobby bancarie e finanziarie e i governi al loro servizio.

Siamo stati parte delle lotte contro la finanziarizzazione dell’economia, della società e della natura, proponendo il controllo democratico dei movimenti di capitale, la Tobin Tax e la Financial Transaction Tax, l’abolizione del patto di stabilità e del pareggio di bilancio, la riscrittura di un patto europeo dei popoli fuori da Maastricht e dal Fiscal Compact.

Siamo stati parte delle lotte contro la trappola del debito, proponendo l’annullamento del debito pubblico illegittimo e la socializzazione del sistema bancario e finanziario.

Siamo stati parte delle lotte per la riappropriazione sociale dei beni comuni, la loro sottrazione al mercato e la loro gestione partecipativa da parte delle comunità territoriali, contribuendo direttamente alla grande stagione della battaglia dell’acqua, culminata con la vittoria referendaria del 2011.

Siamo stati parte delle lotte contro i trattati commerciali internazionali che antepongono i profitti delle multinazionali al riconoscimento dei diritti umani, sociali e ambientali delle persone e dei popoli.

Siamo stati parte delle lotte territoriali, per l’affermazione di una nuova idea di “comune”, contro il privato e oltre il pubblico, e per un diverso modello di “Comune”, affermando la necessità dell’autogoverno partecipativo delle comunità locali.

Siamo fra i promotori della campagna Riprendiamoci il Comune, che nei primi sei mesi di quest’anno raccoglierà le firme per due leggi d’iniziativa popolare, una per la riforma della finanza dei Comuni e l’altra per la socializzazione di Cassa Depositi e Prestiti.

Dentro le pratiche di movimento, ci siamo sempre posti come realtà di cerniera nella costruzione di reti dal basso, larghe e inclusive, fino ad essere oggi fra i promotori del processo di convergenza “per uscire dall’economia del profitto e costruire la società della cura”.

In questi 22 anni, migliaia di donne e di uomini hanno attraversato questa nostra ricca esperienza, mettendo a disposizione passione, energia, intelligenza e determinazione per la costruzione di una società più giusta e di un futuro diverso.

Vogliamo continuare a farlo, per questo ti chiediamo di sostenerci!

Il futuro è troppo importante per consegnarlo agli indici di Borsa.