L’ora della Tobin Tax

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Alessandra Filabozzi ( Comitato italiano per la Tobin Tax),

Il manifesto, 9 luglio 2004

L’articolo del «il manifesto» (unico quotidiano ad aver ripreso a notizia) lo scorso venerdì 2 luglio, relativamente all’avvenuta approvazione della Tobin Tax da parte del Belgio, ci spinge ad intervenire per poter dare un quadro il più possibile completo delle iniziative che in Italia ed in Europa si stanno sviluppando al fine di raggiungere l’obiettivo di una Tassa Tobin estesa a tutta l’Europa.

Consideriamo l’approvazione belga della Tobin Tax come un importante risultato di un lungo lavoro dal «basso» svolto dalle reti altermondialiste contro la speculazione finanziaria, con Attac Belgio in prima fila, insieme al Gruppo interparlamentare Tobin, costituitosi all’interno del Parlamento belga, il cui apporto ha consentito la costruzione di una maggioranza trasversale ( dai socialisti ai verdi ai democratico-cristiani) e il raggiungimento dell’obiettivo dell’approvazione della legge.

E’ il medesimo intreccio che si è creato in Italia, dove una proposta di legge di iniziativa popolare, promossa da Attac Italia e supportata da un Comitato Nazionale Tobin, cui partecipano tutte le realtà associative, sindacali e politiche di movimento, ha raccolto 178.000 firme nonché il supporto di più di 100 parlamentari dell’opposizione. La legge è attualmente in discussione nella Commissione congiunta Finanze/Esteri con audizioni periodiche, che dimostrano l’attenzione crescente di settori politico/economici su questo tema.

Uno per tutti: l’imprenditore Pistorio, attuale membro della giunta di Confindustria, che ha sottolineato tanto l’importanza quanto la fattibilità di una tassa sulle transazioni valutarie. Non può non essere inoltre sottolineata l’importanza della audizione che il 22 luglio vedrà la presenza degli stessi parlamentari belgi, segnale di un collegamento europeo oggi molto ben avviato.

Naturalmente, il percorso per il raggiungimento dell’obiettivo della TobinTax rimane ancora lungo: ad oggi, Francia e Belgio sono le due nazioni che hanno approvato la legge, entrambe con la clausola dell’entrata in vigore solo quando analoghi provvedimenti saranno presi in tutta la zona Euro.

Per questo gli Attac europei e altre organizzazioni hanno costituito al Forum Sociale Europeo di Parigi 2003 il Network per la Tobin Tax in Europa, i cui prossimi passi saranno la costituzione di un gruppo interparlamentare all’interno del parlamento europeo e la realizzazione di un Seminario al Forum Sociale Europeo del prossimo ottobre a Londra.

Ma buone notizie arrivano anche dal Brasile, il cui presidente Lula, attraverso lo «special advisor» Giorgio Romano Schutte, ha intenzione di proporre, supportato da Cile e Francia, l’istituzione di una tassa mondiale sulle transazioni valutarie alla Assemblea Generale delle Nazioni Unite nella prossima riunione del 20 settembre a New York.

Insomma, molto è in movimento intorno a un «piccolo provvedimento» in grado di inceppare i meccanismi della speculazione finanziaria, rimettendo al centro dell’attenzione la necessità di un controllo politico sull’economia e l’urgenza di un ritorno alla sovranità democratica sulla moneta. Un dibattito che investe direttamente l’Europa, il cui trattato costituzionale va in tutt’altra direzione, riproponendo l’autonomia assoluta della Bce, la libera circolazione dei capitali, l’indiscutibilità dei vincoli previsti dai vigenti Trattati di Cardiff, Amsterdam e Cardiff.

In una parola, la dittatura monetaria cui tutto va sacrificato, dai salari ai servizi pubblici, dall’ambiente ai diritti sociali, come ben sanno le popolazioni di quei Paesi che in questi anni hanno visto le loro vite quotidiane sconvolte dalle crisi finanziarie (dai Paesi del sud est asiatico alla Russia, all’Argentina, solo per citare i più conosciuti).”O la borsa o la vita!” intimavano romantici briganti del secolo scorso ai viandanti che avevano la ventura di incrociarli nel loro cammino.

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