Primi passi a Grosseto

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Riprendiamoci il Comune - logo 250x310 di Silvano Brandi

Per descrivere il lavoro svolto sul tema “Riprendiamoci il Comune”, è utile spiegare come è nato il comitato Attac a Grosseto, le difficoltà incontrate e gli errori commessi. E’ stato possibile far nascere il comitato sulla spinta del Forum per una Nuova Finanza pubblica e sociale, con la relativa campagna sulla CDP, a cui si sono aggiunti gli importanti contributi di Marco Bersani e di Roberto Errico sui temi della finanza, e di Monica Di Sisto sul TTIP.

Dopo un primo periodo di riflessioni, abbiamo provato a mettere in cantiere delle iniziative autonome sull’audit del debito, perché pensavamo -e pensiamo tuttora- che i cittadini debbano poter dire la loro sulle decisioni che il proprio comune prende; tuttavia, ci siamo resi conto che, rispetto alla vastità e complessità del tema, le nostre energie non erano sufficienti.

 

Abbiamo allora provato a cambiare strada, coinvolgendo le altre associazioni e movimenti presenti nel territorio, per raggiungere, pur rimanendo ognuno legato alle proprie appartenenze, un obbiettivo comune, politico e sociale. Diversi sono i motivi per i quali anche questo secondo passaggio non è andato in porto: da una parte, abbiamo incontrato persone che ci dicevano che questi tentativi erano già stati fatti molte volte nei decenni passati senza risultati soddisfacenti; dall’altra, scontavamo il fatto che, a partire dal sottoscritto, gli attivisti principali di Attac a Grosseto erano gconosciuti per la precedente militanza, anche con incarichi di rilievo, nel PCI ed è stato faticoso spiegare che Attac è apartitica -ovviamente non apolitica- e promotrice delle principali campagne per i beni comuni e contro la finanza predatoria, e che i suoi attivisti sono da sempre, anche a Grosseto, impegnati in prima persona su questi temi.

Un’altra difficoltà, derivata dal lavoro in un piccolo territorio, è quella di dover operare in un crinale molto sottile tra la presenza di alcuni partiti, che tendono inevitabilmente a fagocitare, e il non essere considerati, al contrario, come una forza anti-partito: si tratta, in breve di trovare la propria autonomia. Nonostante queste difficoltà, abbiamo potuto sperimentare come, nel tempo, l’attenzione dei cittadini verso le attività del nostro comitato sia cresciuta, anche per i collegamenti nazionali, che, come Attac, potevamo attivare, con persone tecnicamente e politicamente preparate sui temi di forte interesse nel nostro territorio.

Diversi apprezzamenti sono arrivati anche da alcune realtà grossetane -”Agende rosse gruppo Peppino Impastato, Amnesty International, Possibile”- sulla nostra lotta al caporalato, che coinvolge pesantemente il comune di Grosseto e la stessa provincia, rispetto alla quale persino la stampa locale ha dato ampio spazio.

Sono tutte tappe che ci hanno permesso molte collaborazioni, fino alla nascita, nel 2015, di un nuovo comitato di Attac nel Comune di Scansano. Incoraggiati da questi piccoli ma significativi, successi, i due comitati hanno deciso di dare vita a una Università Popolare sul tema “Riprendiamoci il Comune” che, localmente, abbiamo intitolato “Il Comune al centro delle nostre riflessioni”. Gli obbiettivi che ci siamo dati sono quelli di dialogare con i cittadini e mettere a disposizione delle realtà associative e delle forze politiche i contributi che sarebbero venuti dai seminari. La nostra iniziale preoccupazione sulla partecipazione dei cittadini è venuta meno nel proseguo degli eventi, in quanto, ai cinque seminari realizzati, hanno partecipato con diversa frequenza circa 250 persone. Sono stati apprezzati indistintamente tutti i relatori, per la competenza, la chiarezza e la propensione all’ascolto, per questo a loro va il nostro più sentito ringraziamento. Un giudizio positivo è dato anche dal fatto che si è registrata una partecipazione alle spese del 65% senza particolari sollecitazioni e che vi è una continua richiesta di avere i materiali e un discreto aumento delle visite al nostro sito. Dopo questo primo successo, resta a noi il compito più difficile: tradurre in azioni concrete i notevoli contributi che sono venuti dai seminari. A breve ci riuniremo, coinvolgendo tutte le persone che, durante l’Università, hanno lasciato i propri riferimenti per collaborare con noi. Abbiamo fiducia di poter approntare un importante programma di iniziative per il 2016.

Articolo tratto dal Granello di Sabbia n. 23 di Gennaio-Febbraio 2016 “Verso una Nuova Finanza Pubblica e Sociale: Comune per Comune, riprendiamo quel che ci appartiene!.