Per i 150 anni dell’unità d’Italia pubblichiamo questo articolo di Severo Lutrario che uscirà tra quealche mese sulla rivista letteraria “Il piede e l’orma” – Pellegrini Editore Cosenza.
Dell’apologia di una ricorrenza, quella del 17 aprile, che nulla ha a che vedere col 25 aprile o con il due giugno, ossia con la resistenza e la Costituzione, ci colpisce la volontà di non fare i conti con la storia, disconoscendo quello che ci ha uniti veramente. L’antifascismo, il contratto nazionale di lavoro, la sanità e dalla scuola pubblica, ci hanno unito più del colore della bandiera e della storia risorgimentale.
Con gli exfascisti al governo, con l’annullamento del contratto nazionale di lavoro, con la regionalizzazione della sanità e i tentativi di distruzione della scuola pubblica, oggi la bandiera nazionale è un valore vuoto.
Per i 150 anni dell’unità d’italia
Briganti, renitenti e malfattoriai margini della Patria
Fatta l’Italia(lor signori) si fecero gli italiani (e dei lubrificanti non era invalso l’uso)