Nuova Finanza Pubblica. Unassemblea piena di futuro

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Oltre 300 partecipanti all’assemblea del 2 febbraio

 

Oltre 300 partecipanti da tutta Italia, decine di reti, associazioni e organizzazioni che si sono confrontate, in plenaria e nei gruppi di lavoro, per un’intera giornata: l’assemblea del 2 febbraio, promossa dal Comitato per una nuova finanza pubblica, ha sicuramente segnato una tappa importante nel percorso dei movimenti per un’altra uscita dalla crisi.

E, mentre l’establishment e i grandi mass media si affannano ogni giorno a spiegare come la situazione del Monte dei Paschi di Siena sia solo il frutto di “mele marce in albero sano”, i partecipanti all’assemblea avevano tutte/i chiaro come quanto emerso nell’inchiesta su MPS non fosse altro che il normale funzionamento del sistema bancario e finanziario, in quanto territorio dell’unica vera globalizzazione realizzata : la totale libertà di movimento dei capitali finanziari.

Uscire dalla lettura liberista della crisi del debito, contrastare le politiche monetariste che dall’Unione Europea ai Governi vengono propagandate come necessarie e ineluttabili, portare tutte le vertenze aperte nel Paese sui beni comuni e i diritti sociali dalla conflittualità sugli effetti a valle alla riappropriazione delle decisioni a monte : di tutto questo e di come farlo si è discusso con passione e intensità dentro il Teatro Valle Occupato, luogo paradigmatico del conflitto in corso.

L’enorme e variegata partecipazione all’assemblea ha messo subito in campo la necessità dell’allargamento del percorso sinora intrapreso, attraverso la proposta di un prossimo appuntamento nazionale, tra marzo e aprile, che sancisca la nascita del Forum per una nuova finanza pubblica e sociale, come luogo collettivo, aperto e inclusivo, capace di far divenire pratica sociale diffusa quello che è un fondamentale obiettivo strategico : definanziarizzare la società per riappropriarsi della democrazia.

Ma non c’è stata solo attesa del prossimo passo nella intensa giornata trascorsa. Due percorsi di mobilitazione hanno ricevuto l’innesco necessario a farli divenire azioni coordinate e campagne : l’auditoria del debito locale e la riappropriazione sociale della Cassa Depositi e Prestiti.

Sul primo tema, si tratta soprattutto di coordinare fra loro le diverse esperienze locali che già in diversi luoghi stanno nascendo nel campo della ripubblicizzazione dell’acqua e dei servizi pubblici locali, della scuola e della sanità. Si tratta non di aggiungere tecnicismi, bensì di dare alle vertenze in atto nuovi strumenti di rottura del quadro dato (“c’è il debito, non ci sono i soldi”) per permettere il salto di qualità alle lotte per la riappropriazione sociale dei beni comuni e dei servizi pubblici.

Sul secondo tema, si tratta di costruire una vera e propria campagna di riappropriazione della ricchezza che a tutti appartiene (la Cassa Depositi e Prestiti si basa sul risparmio postale dei cittadini e dei lavoratori), sottraendola alla privatizzazione e al ruolo di leva per i mercati finanziari e destinandola ad una rinnovata funzione sociale.

Percorsi lunghi con necessità di un’abbondante seminagione dentro la società, ma oggi pronti ad essere intrapresi perché un’altra uscita dalla crisi è possibile e il futuro ci appartiene.

Comitato per una nuova finanza pubblica

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Foto

Video. Intervento di Marco Bersani e Antonio Tricarico

Verso una nuova finanza. Pubblica e sociale
di Luca Matinelli

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