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Come è noto, insieme ad altre realtà del movimento, dei partiti e del sindacalismo di base, abbiamo partecipato alla manifestazione di Roma contro il debito del comune di Napoli promossa dal sindaco de Magistris.
È altrettanto noto che insieme ad alcune di queste realtà abbiamo firmato un documento dove si esortava ad andare oltre l’urgenza del debito del CR8 l’amministrazione e le altre realtà di movimento e politiche della città che sostengono la battaglia di rottura delle politiche neoliberiste.
Ora crediamo sia il momento di dare seguito a quanto ci siamo detti pubblicamente a piazza Montecitorio: se il debito è pubblico allora pubblicamente va discusso. Il tavolo di audit sul debito promosso da massa critica sta affrontando da un anno alcune delle principali questioni legate alla genesi e alla composizione del debito del comune di Napoli: derivati, ruolo degli interessi con CDP, debiti delle partecipate; a Roma abbiamo anche sostenuto la necessità di uno sblocco immediato della cassa del comune di Napoli senza il quale sarebbe pregiudicata tutta l’attività politica e democratica in città.
Riteniamo però che sia arrivato il momento che la discussione assuma carattere ancora più largo e cominci ad interessare la città e a prendere spazio nel dibattito politico non solo locale ma nazionale.
Nello stesso tempo c’è necessità di una discussione sull’attuale piano di riequilibrio approvato in consiglio comunale e di avere un incontro pubblico con il Sindaco sulla gestione del patrimonio e delle partecipate nell’ultimo anno: dall’immissione sul mercato del 40% dell’ANM alla prospettata vendita della rete gas e di alcune parti del patrimonio del Comune di Napoli.
Crediamo sia opportuno costruire una rete di città, soprattutto del mezzogiorno, che pongano alla ribalta la questione delle politiche neoliberiste che strozzano gli Enti locali e attraverso il ricatto del debito rendono impossibile qualsiasi spesa per i servizi e le infrastrutture.
Ma siamo altrettanto convinti che anche a livello cittadino vada finalmente costruita la Commissione pubblica di Audit che faccia luce sul debito passato e proponga soluzioni efficaci e vantaggiose per la città per il prossimo futuro e per le generazioni che verranno.