L’Italia aderisce alla Financial Transition Tax
L’abbiamo invocata per anni, abbiamo raccolto le firme per una proposta di legge di iniziativa popolare rimasta negletta nonostante il consenso di 180.000 cittadini/e italiani, ora la forza devastante della crisi economica sembra aver convinto anche i Governi europei: la Tassa Tobin che “mette un granello di sabbia” nei meccanismi della speculazione finanziaria, è stata finalmente presa in considerazione dai nostri governanti, italiani ed europei.
Quest’anno il Parlamento europeo ha chiesto alla Commissione UE – il vero governo dell’Europa – di introdurre finalmente un’imposta sulle transazioni finanziarie con il doppio effetto di scoraggiare la speculazione e di ricavare un gettito consistente, facendo così pagare la crisi a chi l’ha provocata.
Il 9 Ottobre si è svolta in Lussemburgo la riunione del consiglio ECOFIN, avente all’ordine del giorno l’ipotesi di cooperazione rafforzata per l’introduzione della tassa sulle transazioni finanziarie. In quell’occasione, finalmente anche l’Italia – sinora tentennante – sembra aver rotto gli indugi aderendo alla proposta, anche se devono ancora essere compiute le procedure necessarie (e solo allora potremo dire che il nostro Governo è passato dalle parole ai fatti).
E’ una tappa importante, ma il traguardo non è ancora stato raggiunto: un nodo fondamentale è la destinazione del gettito, sul quale bisogna che il Governo si esprima chiaramente. Chiediamo con forza che sia investito nei Servizi Pubblici, nella tutela dell’ambiente e nella cooperazione per uno sviluppo sostenibile, non certo per la riduzione del debito o per le grandi opere inutili (dietro le quali spesso si nascondono proprio i soggetti che la crisi hanno contribuito a crearla).
Attac Italia (aderente alla campagna zerozerocinque)