Contro la presa in ostaggio della democrazia, la gioventù spagnola è in piazza!

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Attac France

“Ciò che viviamo, non è una crisi, è una truffa! ” È ora il turno degli spagnoli di sollevarsi contro le “pozioni amare” dei governi europei e l’impunità dei banchieri..

Ispirata dai movimenti democratici nei paesi arabi la popolazione si solleva in modo spontaneo. Riuniti sotto la parola di ordine “Per una vera democrazia, adesso! “, delle centinaia di migliaia di Spagnoli, in primo luogo dei giovani, si sono ritrovati nelle vie di più di sessanta città del paese. I manifestanti denunciano la precarietà, il potere della finanza e l’irresponsabilità, addirittura la complicità dei responsabili politici.

Chiedono, soprattutto, che la crisi sia pagata dai suoi principali responsabili, particolarmente le finanziarie e le banche.

Le mobilitazioni sono cominciate domenica 15 maggio, e da tre giorni, i manifestanti occupano la piazza Puerta del Sol, a Madrid.

Contrariamente dei media francesi, che sembrano avere censurato la mobilitazione, la stampa spagnola riprende largamente gli slogan del “movimento del 15 maggio”. Ci sono delle alternative politiche, basta appena ascoltarli.

“Senza violenza, ma con fermezza” proclamano i manifestanti. La mobilitazione deve proseguire almeno fino al 22 maggio, giorno delle elezioni regionali e municipali in Spagna.

La Spagna, il Portogallo, la Grecia, l’Irlanda subiscono con forza la politica antisociale promossa dall’Unione Europea e i fondi monetari internazionali applicata nell’assenza di ogni dibattito democratico: tagli profondi nelle spese pubbliche, abbassamenti degli stipendi, delle pensioni e dei minimi sociali, smantellamento dei servizi pubblici… politica che è portata a diffondersi col nuovo “governo economico” che si prepara a essere votato in giugno al Parlamento europeo.

Tuttavia le resistenze si moltiplicano: In Portogallo, la sfilata della “generazione falciata” ha riunito centinaia di migliaia di manifestanti in marzo. In Grecia, gli scioperi generali si sono succeduti Quella dell’11 maggio è stato molto partecipato, con le decine di migliaia di manifestanti che si opponevano alle misure di austerità ingiusta e che hanno dimostrato peraltro la loro insulsaggine immergendo più profondamente il paese nella recessione.

È tempo di dire no! Questo è perché Attac Francia, con gli Attac dell’Europa, ha lanciato una petizione contro le politiche di austerità del nuovo ”governo economico” europeo (link: http://www.france.attac.org/non-la-… ), e la consegnerà all’Havre questo week-end in occasione del contro-G8 per proclamare alto e forte che i popoli devono essere presi in considerazione prima della finanza.

Attac Francia, Parigi, il 19 maggio 2011,

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