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13-14 maggio 2017 c/o Circolo Arci Bellezza, via Bellezza 16/a – Milano
Programma, costi, dove dormire, come arrivare
Università popolare di Attac Italia
“Liberi e uguali: un mondo possibile?”
Presentazione
“La ragione fondamentale per cui in alcune epoche della mia vita ho avuto qualche interesse per la politica o, con altre parole, ho sentito, se non il dovere, parola troppo ambiziosa, l’esigenza di occuparmi di politica e qualche volta, se pure più raramente, di svolgere attività politica, è sempre stato il disagio di fronte allo spettacolo delle enormi disuguaglianze, tanto sproporzionate quanto ingiustificate, tra ricchi e poveri, tra chi sta in alto e chi sta in basso nella scala sociale, tra chi possiede potere, vale a dire capacità di determinare il comportamento altrui, sia nella sfera economica sia in quella politica e ideologica, e chi non ne ha”. Così scriveva Norberto Bobbio, filosofo e giurista, negli ultimi anni della propria vita.
D’altronde, per quasi due secoli, dalla Rivoluzione Francese a quasi tutto il ‘900, il concetto di uguaglianza ha forgiato la storia e messo in movimento idee, persone, popoli e continenti.
Eppure, nonostante una storia così importante, con l’affermarsi negli ultimi trent’anni del modello neoliberista, il concetto di uguaglianza è progressivamente scomparso dall’agenda politica, rimosso da un intero mondo valoriale, che fino ad allora si definiva “sinistra”, ansioso di dimostrare la propria accettazione e subalternità al pensiero unico del mercato.
Un processo che ha visto spostare il baricentro dell’iniziativa politica dall’”eguaglianza sostanziale” (considerata obsoleta, dopo i fallimenti del “socialismo reale”) alla più moderna e liberal “eguaglianza delle opportunità”, dall’attenzione alle fasce deboli della popolazione a una visione sempre più preoccupata di non spaventare i piani alti del potere.
È d’altronde vero come tutte le esperienze sociali e politiche messe in campo sulla base del concetto di uguaglianza, dalla Rivoluzione d’Ottobre in poi, si sono strutturate su una definizione monoculturale, riduttiva e unilaterale dell’uguaglianza, tale da giustificare una gestione autoritaria e totalitaria della realizzazione e distribuzione della stessa.
Ma rimane ugualmente incredibile il processo di rimozione avvenuto, nel nome di una libertà, presto trasformatasi non nella definizione di una nuova soggettivazione, bensì nella deificazione della libertà del mercato (“libere volpi in libero pollaio”).
Così, mentre l’economia contemporanea si è trasformata da attività di produzione di beni e servizi in economia basata sul debito, con le attività finanziarie che si sono progressivamente “autonomizzate”, investendo non più solo l’economia, ma l’intera società, la natura e la vita stessa delle persone, la forbice tra i pochi che possiedono tutto e la gran parte delle popolazioni che non hanno nulla si è allargata a dismisura.
È possibile in questo contesto provare a riaprire una riflessione sulla libertà e sull’uguaglianza, senza immaginarli come concetti polarizzati e alternativi fra loro?
È possibile rimettere al centro dell’iniziativa politica l’uguaglianza come base della giustizia sociale senza deprimere l’individuazione e la differenza?
Noi pensiamo di sì ed è all’approfondimento di questi temi che abbiamo dedicato l’Università popolare di AttacItalia, che terremo il 13 -14 maggio 2017 a Milano.
Un percorso di quattro seminari così delineati:
Il primo seminario “L’uguaglianza 100 anni dopo la Rivoluzione d’Ottobre” vedrà intervenire Adalgiso Amendola (professore di Scienze Politiche università di Salerno e di EuroNomade), che ragionerà proprio su cosa è rimasto e come si possa rifondare il concetto di uguaglianza; Maria Luisa Boccia (scrittrice e femminista) che ragionerà sul concetto di uguaglianza e su come il movimento delle donne ne abbia rivoluzionato gli schemi; Simone Pieranni (giornalista del Manifesto), esperto di Cina, che ragionerà sulle contraddizioni di quel Paese, proprio in merito al concetto di uguaglianza.
Il secondo seminario “La trappola del debito motore delle diseguaglianze”, ragionerà sull’economia a debito e su come sia strutturata sulla produzione delle diseguaglianze,con Andrea Fumagalli (professore di Economia università di Pavia) e con Francesca Coin (sociologa università di Venezia) che ne declinerà la concretezza sul caso Grecia.
Il terzo seminario “Liberismo e diseguaglianze sociali e ambientali” approfondirà ulteriormente come le diseguaglianze siano la base del modello liberista, con gli interventi di Guido Viale (economista e giornalista) sugli aspetti sociali e della migrazione e di Mario Agostinelli (ecologista e sindacalista) sugli aspetti ambientali.
Il quarto ed ultimo seminario “Uscire dalla diseguaglianza: risposta sovranista/populista o alternativa dal basso”proverà ad entrare nel dibattito politico attuale, con Marco Schiaffino (Attac) che proverà ad analizzare la risposta sovranista/populista sulla scorta dell’affermazione di Trump, Gigi Malabarba che delineerà l’alternativa dal basso a partire dall’esperienza della fabbrica recuperata RiMaflow, Flavia Ruggieri che la delineerà sulla base dell’esperienza di Decide Roma e Marco Bersani (Attac)che porterà le riflessioni dell’associazione in merito, a partire dalle linee guida della sua azione.
Un percorso che crediamo interessante e a cui speriamo vogliate partecipare.
Programma, costi, dove dormire, come arrivare
Chi sono i relatori dell’università popolare 2017 di Attac Italia
Adalgiso Amendola
Docente di Sociologia del diritto e Beni comuni della conoscenza presso l’Università degli Studi di Salerno. Le sue ricerche si incentrano sulla crisi della sovranità giuridico-politica, sulla società del controllo e la biopolitica, sull’emersione di processi costituenti all’insegna della dimensione del comune, oltre le tradizionali categorie giuridiche del pubblico e del privato. Il suo libro più recente è “Costituzioni precarie” (Manifestolibri, 2016). Fa parte della rete sovranazionale di ricercatori e attivisti Euronomade (www.euronomade.org), ed è collaboratore delle pagine culturali de il Manifesto.
Maria Luisa Boccia
Filosofa politica, femminista, è presidente della “Fondazione Crs-archivio Pietro Ingrao”. Scrittrice e saggista, ha scritto, tra gli altri “La differenza politica. Donne e cittadinanza” (Il Saggiatore, 2002) e “Con Carla Lonzi” (Ediesse, 2014). E’ stata senatrice della XV legislatura.
Simone Pieranni
Giornalista, ha fondato nel 2009 China files, un’agenzia editoriale con sede a Pechino, specializzata nella produzione di contenuti dall’Asia. Collabora con il Manifesto, Radio Popolare e Wired. È coautore di diversi libri, tra cui “Brand Tibet” (DeriveApprodi, 2009) e “Cina, la primavera mancata” (L’Asino d’oro, 2012)
Andrea Fumagalli
Docente di Economia Politica all’Università di Pavia e di Bologna, è attivo sul sito di discussione critica del presente “Effimera”. Tra I suoi libri: “Sai cos’è lo spread? Lessico economico non convenzionale”(Bruno Mondadori, 2012), “Lavoro male comune” (Bruno Mondadori, 2013), “Grateful Dead economy: la psichedelia finanziaria” (Agenzia X, 2016)
Francesca Coin
Sociologa, insegna Neoliberal Policies e Global Social Movements all’Università Cà Foscari di Venezia. Si occupa di denaro, lavoro e soggettività nell’epoca neoliberale. Ha curato il libro “Salari rubati. Economia politica e conflitto ai tempi del lavoro gratuito” (Ombre Corte, 2017). Il suo ultimo libro “Non salvateci più” è in corso di pubblicazione per Minmum Fax (2017)
Mario Agostinelli
Chimico-fisico, è stato ricercatore all’ENEA, consigliere regionale in Lombardia e per sette anni segretario generale della CGIL Lombardia. Sul piano internazionale opera da anni nel Forum Sociale Mondiale di Porto Alegre ed è portavoce per il Contratto mondiale per l’energia e il clima. E’ tra i promotori del comitato nazionale “No nucleare Si rinnovabili”, presidente dell’Associazione “Energiafelice” (www.energiafelice.it), membro del comitato di redazione di “Alternative per il Socialismo”. Tra le sue pubblicazioni: “Tempo e spazio
nell’impresa post fordista”(Manifesto Libri, 1997); “Pianeta in prestito” (Macro Edizioni, 1999) “Le 35 ore“, con Carla Ravaioli (Editori Riuniti, 1998); “Cercare il sole, dopo Fukushima” (Ediesse, 2011), “Il mondo al tempo dei quanti” (Mimesis 2017).
Guido Viale
Nato a Tokyo nel 1943, vive a Milano. Ha lavorato come economista in Italia e nella cooperazione internazionale. Tra le sue pubblicazioni: “Un mondo usa e getta” (Feltrinelli, 1994); “Tutti in taxi – Demonologia dell’automobile”(Feltrinelli, 1996); “A casa – Una storia irritante” (L’Ancora del Mediterraneo, 2001); “Il Sessantotto” (NdA Press, 2008);“La civiltà del riuso” (Laterza, 2010); “La conversione ecologica” (NdA Press, 2011); “Virtù che cambiano il mondo – Partecipazione e conflitto per i beni comuni” (Feltrinelli 2013), “Prove di un mondo diverso – Itinerari d lavoro dentro la crisi” (NdA Press, 2014);
Marco Schiaffino
Giornalista, membro di Attac Italia dal 2001, si è occupato in particolare del contrasto ai trattati di libero scambio in sede WTO. È coordinatore del comitato milanese “Stop TTIP-CETA”. Ha partecipato alle campagne in difesa dell’acqua pubblica e dei servizi pubblici, come attivista di Attac e del Forum italiano dei movimenti per l’acqua in Lombardia.
Gigi Malabarba
Operaio alla catena di montaggio dell’Alfa Romeo di Arese per oltre 30 anni con militanza nella Fiom e poi nel sindacalismo di base, si è occupato anche di solidarietà internazionale, in particolare con le lotte di liberazione in America latina. Negli ultimi anni, chiusa l’azienda in cui lavorava, sta partecipando all’esperienza di RiMaflow, una fabbrica occupata in autogestione di Trezzano sul Naviglio e all’organizzazione nazionale ‘Fuorimercato’ nata da quella realtà, con l’obiettivo di dar vita a reti di economia solidale e popolare sia a livello urbano che rurale.
Flavia Ruggieri
Ricercatrice di chimica ambientale presso l’istituto superiore di sanità di Roma. Militante del laboratorio acrobax dal 2002. Dal 2005 al 2011 ha vissuto a Barcellona, partecipando attivamente alla genesi del movimento 15M, contribuendo alla scrittura collettiva di “Les veus de les places” (Edizioni Icaria, 2011). Attualmente vive a Roma ed è membro attivo del coordinamento e processo cittadino di DecideRoma-Decide la città.
Marco Bersani
Laureato in filosofia, è dirigente comunale dei servizi sociali e supervisore pedagogico di cooperative sociali. Socio fondatore di Attac Italia e tra i portavoce del Genoa Social Forum nel luglio 2001, è uno dei principali animatori del Forum italiano dei movimenti per l’acqua. E’ fra i soci fondatori di Cadtm Italia e fra i promotori del Forum per una nuova finanza pubblica e sociale e della Campagna “Stop TTIP Italia”. Collabora con il Manifesto. Autore e saggista, ha scritto “Acqua in movimento”(Edizioni Alegre, 2007), “Nucleare: se lo conosci lo eviti” (Edizioni Alegre, 2009), “Come abbiamo vinto il referendum” (Edizioni Alegre, 2011), “CatasTroika. Le privatizzazioni che hanno ucciso la società” (Edizioni Alegre, 2013), “Dacci oggi il nostro debito quotidiano” (DeriveApprodi, 2017)