Trump o Trudeau? Parliamone al G7 Ambiente di Bologna

Condividi:

Loading

di Campagna STOP TTIP Italia

In un mondo ideale, gli accordi internazionali potrebbero rafforzare enormemente il campo della protezione ambientale e della tutela dei diritti, garantendo un miglioramento della vita delle persone e dell’economia dei Paesi coinvolti, contribuendo ad elevare gli standard nei paesi meno virtuosi e a fissare regole comuni e vincolanti, capaci di garantire più saldamente la salute degli ecosistemi.

Ma oggi è del tutto evidente quanto siamo lontani da questo scenario.
In occasione del G7 Ambiente che si terrà a Bologna tra pochi giorni, e delle mobilitazioni organizzate dal Coordinamento G7M a cui Stop TTIP Italia parteciperà animando un evento, ore 15:30 alle ore 16:45 presso le Aule Belmeloro dell’università, in via Belmeloro 14, la Campagna ha prodotto un nuovo rapporto sulle politiche di liberalizzazione commerciale, l’applicazione del trattato bilaterale tra Europa e Canada CETA, e il loro impatto sull’ambiente e sul clima.

Perché il rischio di modificare profondamente i nostri ecosistemi a causa di un sistema economico insostenibile è altamente più probabile delle retoriche promesse inserite nel documento che vedrà la luce a Bologna.

Il Parlamento italiano sarà chiamato a valutare in fretta e in furia proprio il trattato di liberalizzazione commerciale tra Europa e Canada, e a ratificarlo. Il CETA, però, rischia di indebolire la portata del principio di precauzione che è il principio, racchiuso nei trattati europei, che ha consentito fino ad oggi ad assicurare meglio che in ogni altro Paese l’ambiente e la salute prima dei profitti. Il principio, infatti permette alle autorità pubbliche di adottare misure restrittive dei flussi commerciali per contrastare i loro potenziali rischi, cosa che il CETA renderà impossibile per i flussi provenienti dal Canada e che potenzialmente potrebbero essere davvero dannosi. Nelle colture agricole canadesi, infatti, sono presenti oltre 90 additivi chimici – tra fertilizzanti, pesticidi, insetticidi e altri presidi – illegali nel nostro Paese da oltre 20 anni che rischiano di rimanere in pericolose tracce nel cibo che mangeremo [i]

Per questo e per molti altri motivi che contrastano con i nostri principi democratici e di protezione sociale, un gruppo di importanti organizzazioni tra cui Coldiretti, Cgil, Arci, Greenpeace, Legambiente, Fairwatch e le associazioni dei consumatori tra cui Movimento consumatori hanno sottoscritto una lettera (Lettera_Firma Grasso ) indirizzata alla presidente della Camera, al presidente del Senato e a tutti i parlamentari italiani, per chiedere loro di stoppare la ratifica del trattato e di riaprire nel Paese e in Europa un dibattito più informato sul CETA, ma anche sul TTIP, il pericolosissimo trattato tra Europa e Stati Uniti che la Commissione europea sta cercando di portare a casa con quel Trump che ufficialmente critica per aver dichiarato di non voler onorare i propri impegni per la protezione del clima. Sotto elezioni, se saremo in tante e tanti a spingere per questo, i nostri rappresentanti in Parlamento saranno più inclini ad ascoltarci.

[i] http://www.europarl.europa.eu/RegData/etudes/ATAG/2016/586638/EPRS_ATA(2016)586638_EN.pdf

Pubblicato su: https://stop-ttip-italia.net/2017/06/06/ambiente-e-commercio-globale-il-nuovo-report-di-stop-ttip-italia/

Se sei arrivato fin qui, vuol dire che ti interessa ciò che Attac Italia propone. La nostra associazione si autofinanzia con la tessera di chi vuole sostenerla. In questi mesi di restrizione degli spostamenti e di auto-distanziamento sociale, i comitati di Attac che lavorano sul territorio non possono però tesserare i nostri sostenitori. Per questo ti chiediamo di aderire e sostenerci on line cliccando qui . Un tuo click ci permetterà di continuare serenamente la nostra attività. Grazie