Se Bolzaneto era un inferno, a giudizio ci sono solo i poveri diavoli

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L’avvocato Alfredo Biondi che difende 10 sottoufficiali dei carabinieri, nella sua arringa al processo per i fatti avvenuti nella caserma di Bolzaneto durante il G8, ha detto che l’accusa ha prosciolto alcuni vertici apicali, rinviando a giudizio solo “i poveri diavoli”.

“Non mi dolgo che abbiano assolto Sabella (all’epoca era responsabile del Dap, il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria) – ha sottolineato – ma del fatto che se Bolzaneto era un’inferno, come sostiene l’accusa, i pm abbiano eliminato Satana per lasciare solo i poveri diavoli”.

Con l’arringa di Biondi si è chiusa la parte dibattimentale del processo.La sentenza è prevista per il 21 luglio “I miei assistiti sono definiti dall’accusa gradi intermedi – ha aggiunto il legale – ma in realtà sono solo l’ultimo gradino della piramide accusatoria che è tronca perchè è stato eliminato il vertice.”

Biondi ha chiesto l’assoluzione per tutti per non aver commesso il fatto.Gli agenti e gli ufficiali del disciolto Corpo degli agenti di custodia, durante il G8, avevano il compito esclusivo di coordinare le traduzioni senza alcun ruolo di “garanzia” nei confronti dei no global arrestati e trasferiti nella caserma di Bolzaneto.

I loro compiti infatti erano diversi da quelli degli agenti di polizia penitenziaria in quanto all’interno della caserma non avevano un ruolo di responsabilità, nè erano dei superiori gerarchici.

E’ questa la linea di difesa, sostenuta l’altra mattina, nel corso del processo per i presunti soprusi e le violenze nella caserma di Bolzaneto, durante il G8, dall’avvocato di Salvatore Orefici, difensore dei capitani Bruno Pelliccia, originario della provincia di Roma, ed Ernesto Cimino, svizzero.

I due, con funzioni di responsabili e comandanti del personale del servizio centrale traduzioni della polizia penitenziaria, sono accusati di abuso di ufficio e di aver tollerato e consentito che le persone ristrette nella caserma subissero umiliazioni, offese e insulti.

Il legale inoltre, che ha parlato il tre udienze per oltre 14 ore, ha sottolineato che le presunte responsabilità sono più organizzative che penali e andavano quindi ricercate a livelli apicali.

Ha quindi chiesto l’assoluzione.

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