DDL 1660: prove di fascismo. Resistiamo!

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di Vittorio Lovera

Sabato 1 marzo, presso la biblioteca civica Angelo Vassallo di Montopoli in Sabina, organizzata dall’Associazione di promozione sociale Conflitti e da Attac Sabina, si è svolto un interessante e partecipato dibattito pubblico dal titolo “DDL 1660. La libertà di tutti è in pericolo, la resistenza è un dovere! “

Una sessantina di persone hanno ascoltato e poi interagito attivamente al dibattito, nel corso del quale i relatori Pasquale Prencipe (Associazione Antigone), Cesare Antetomaso (Esecutivo Nazionale Giuristi Democratici ) e Simonetta Crisci (avvocata e attivista  per i diritti umani) hanno enucleato in punto giuridico le gravi conseguenze democratiche che questo DDL, se approvato, comporterà per la nostra società in qualunque ambito, andando a stravolgere completamente il rapporto tra cittadini ed autorità.

Mentre tutti i macro dati rivelano una costante diminuzione del crimine (con macroscopiche eccezioni solo nel campo del lavoro – morti bianche – e dei femminicidi) questo governo di destra fomenta il tema sicurezza per adottare misure assolutamente repressive, una vera e propria aggressione allo stato di diritto e alla democrazia costituzionale.

Nonostante siano stati trattati temi con molti aspetti di tecnica giurisprudenziale, il dibattito che è seguito è risultato fitto e interessante, soprattutto sull’analisi delle moltissime ricadute nella vita quotidiana dei cittadini. Le norme volute dal Governo Meloni sono ancora più gravi e lesive dei diritti fondamentali rispetto a quelle approvate nella stagione dell’emergenza terroristica.

Sono almeno tre decenni che si susseguono pacchetti sicurezza che vengono approvati esclusivamente per capitalizzare consenso elettorale nel breve termine. Il DDL 1660 propone però un netto e drammatico cambio di paradigma in quanto costituisce un attacco premeditato, anche solo alle semplici “intenzioni”,  non tanto alla criminalità (organizzata, comune, di strada, terroristica, informatica, internazionale ) ma a tutte le forme di opposizione sociale e culturale. Ovviamente braccio teso (e ti pareva !!) nella drastica applicazione verso tutta la questione delle migrazioni.

Non vi è democrazia se non c’è riconoscimento pieno e incondizionato di tutte le libertà, a partire da quella di espressione, di pensiero e di dissenso. La Costituzione sancisce la certezza dei diritti e non il diritto alla sicurezza!! Proteggere i dissenzienti e le loro forme di protesta significa vivere in una società realmente democratica. Questo DDL prevede invece disposizioni tali da riportare tutte le lotte sociali nella sfera della repressione penale riducendo del tutto lo spazio per le manifestazioni, le forme di lotta, le proteste pacifiche, la resistenza passiva agli ordini dei poliziotti, il blocco stradale pacifico. Sono previste anche delle assurde ulteriori restrizioni ai diritti dei carcerati (con particolare conseguenze per le detenute, e per quelle con figli).

Nel corso dell’incontro è stato presentato anche il libro “ DDL 1660: Il più grande attacco alla libertà della storia della repubblica italiana “  a cura dell’Associazione Antigone  per i tipi di Momo Edizioni (con illustrazione di copertina di Zerocalcare).

Chiudo con una citazione del Prof. Luigi Ferrajoli “ Non c’è Costituzione ove vengano a mancare la separazione dei poteri e la garanzia dei diritti. È precisamente questo che sta accadendo oggi in Italia. Ed è contro questa mutazione dello stato di diritto in uno stato di polizia che dobbiamo lanciare il nostro allarme ed esercitare il nostro diritto-dovere di resistenza. Prima che sia troppo tardi.“

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