Gli studenti e le studentesse della Sapienza rilanciano la grande manifestazione del 14 novembre a Roma e le manifestazioni locali previste per il 7 novembre in ogni città. L’onda non si ferma e il 15 e 16 sarà in assemblea nazionale alla Sapienza di Roma. Un’assemblea nazionale delle facoltà in lotta perché il movimento non si arresterà fino al ritiro totale dei tagli contenuti nella legge 133 e del decreto 137. L’onda anomala che attraversa le università di tutta Italia è la stessa che vede mobilitarsi le maestre elementari contro la distruzione del tempo pieno e del modello pedagogico della scuola primaria, la stessa che parla alle centinaia di migliaia di insegnanti precari delle scuole superiori che perderanno ogni speranza di lavoro e stabilizzazione a causa dei tagli di Tremonti e Gelmini, la stessa che sta mobilitando i ricercatori precari dell’Università e degli enti di ricerca per rivendicare la stabilizzazione e il rilancio della ricerca pubblica. Per questo nella giornata di domenica 16 novembre, a partire dalle 11:30, vogliamo costruire una grande Assemblea nazionale di tutto il mondo della scuola e della formazione, con la partecipazione di studenti medi ed universitari, maestre, insegnanti, ricercatori, perché l’onda anomala continui a portare in piazza la rabbia dell’intero mondo della formazione. Perché scuola ed università sono “beni comuni” che non vogliono pagare la crisi.
Gli studenti e le studentesse della Sapienza