Da qualche tempo, la Tassa Tobin è entrata nel dibattito istituzionale europeo e recentemente anche nazionale. Ha fatto strada in diversi parlamenti d’America, Europa e Oceania. Oltre 700 parlamentari di tutto il mondo ne hanno già richiesto la sua applicazione. Più di 370 economisti di 45 paesi (tra cui Mr. Tobin) la sostengono direttamente come strumento efficace e possibile. [segue]
L’attuale presidenza belga dell’Unione l’ha inserita nel programma di lavoro semestrale. E lo scorso Consiglio Ecofin del 22-23 settembre ha disposto uno studio di fattibilità della proposta in Europa.
La Tassa Tobin è diventata il simbolo di tutti coloro che vogliono favorire il ritorno del predominio della politica sulla finanza. Un “granello di sabbia” negli ingranaggi della speculazione, a favore degli investimenti sociali e della solidarietà internazionale.
Dal 1998, Attac promuove in Europa un dibattito sulla Tassa Tobin e la necessità di riappropriarsi degli strumenti di politica economica, in maniera cittadina e democratica.
La proposta d’introduzione della Tassa lanciata da Attac è sostenuta dai movimenti cittadini e da gruppi parlamentari in Francia, Belgio, Spagna, Svizzera, Usa, Canada, Nuova Zelanda, Australia, Cile. Ora, Attac Italia propone a tutti i rappresentanti delle istituzioni nazionali e locali di partecipare a questa campagna di democrazia diretta che vuole ridare voce e iniziativa ai cittadini e alle cittadine italiane e che rilancia l’iniziativa della politica nei confronti del dominio dei mercati finanziari.
Siamo convinti, insieme a centinaia di esperti, centinaia di migliaia di cittadini in tutta Europa, che la Tassa Tobin sia un atto di giustizia, dovuto, possibile e attuale. Gli unici limiti a un provvedimento di questa portata sono politici e finanziari (ovvero la massa enorme di interessi in gioco).
Vi chiediamo, quindi, di aiutarci e sostenerci in questo percorso che necessita di un supporto da parte dei rappresentanti locali e nazionali, per realizzare un confronto e una grande iniziativa di “autoeducazione rivolta all’azione” che è la base del modello di cittadinanza e di democrazia partecipativa in cui crediamo e per cui ci battiamo.