PROGETTI: “L’indistruttibile Babele fra libri e piante”, la Biblioteca necessaria

Condividi:

Loading

Un progetto sostenuto dal Tavolo Valdese

Negli anni 2019/2022, nell’ambito del progetto “Aumentare le competenze per combattere la
dispersione scolastica”, come operatrici dell’Associazione Kala onlus, abbiamo promosso un
percorso propedeutico alla organizzazione/riorganizzazione della biblioteca dell’Istituto
comprensivo “Maneri – Ingrassia- don Milani” nel quartiere Brancaccio – Settecannoli di Palermo.

Il metodo seguito è stato quello prospettato da Avanguardia Educativa in cui, attraverso lo scenario
biblioteca, abbiamo cercato di promuovere una scuola oltre le discipline, capace di modificare lo
sguardo sulla metodologia di insegnamento per fare riconsiderare le tre dimensioni del fare scuola:
“tempo” che diventa condiviso fra discipline diverse, “spazio” che va oltre le pareti dell’aula
scolastica e si muove all’interno della scuola e all’esterno per cogliere le istanze del territorio e
interagire con esse e per accogliere competenze esterne alla scuola; “ didattica” innovativa che
affianca alle lezioni tradizionali, lezioni “dedicate” a scenari, centrate sulla progettazione e
organizzazione di attività che gli studenti avrebbero sviluppato anche in collaborazione con i
docenti di altre discipline e con esperti di altre agenzie (Università, Associazioni, Movimenti che lavorano sul territorio).

Perché cultura non è possedere un magazzino ben fornito di nozioni ma è la capacità che la nostra
mente ha di comprendere la vita, il posto che vi teniamo, i nostri rapporti con gli altri uomini. Ha
cultura chi ha coscienza di sé e del tutto, chi sente la relazione con tutti gli altri esseri. (A. Gramsci,
Quaderni dal carcere)

Il tema della innovazione della didattica, che soltanto le/gli insegnanti potevano mettere in pratica,
doveva essere condiviso nel merito e nel metodo perché potesse essere realizzato. Il patto con i
docenti è stato ricercato attraverso preliminari incontri di co-formazione.

Lo “scenario Biblioteca” inteso come luogo di cultura universale che parte dal libro ma ha come
obiettivo la conoscenza di sé, dell’altro, del quartiere, della città, del pianeta di cui facciamo parte,
un luogo che aiuti a riattivare e stabilire con essi un rapporto più attento e partecipativo, una nuova
consapevolezza, con ragazze, ragazzi e insegnanti è stato tradotto nella realizzazione di uno spazio
dedicato (tre locali comunicanti tra loro e con uno giardinetto esterno) dove abbiamo portato alcuni
libri belli, che dovranno essere incrementati, e gli arredi di cui potevamo disporre (sedie e banchi
scolastici riattati, alcuni scaffali) insufficienti tuttavia a contenere i libri di cui già disponiamo.
Le ragazze ed i ragazzi che hanno partecipato alla nascita della biblioteca e l’hanno frequentata,
nonostante le difficoltà imposte dalla pandemia, hanno apprezzato il lavoro che è stato fatto e
conosciuto molti dei libri proposti, anche con letture ad alta voce. La diversa metodologia di
apprendimento proposta, ha permesso loro di sperimentare la trasversalità delle materie trattate e,
soprattutto, è riuscita a coinvolgere anche i ragazzi che avevano a loro attivo tanti insuccessi
scolastici e che, invece in questo caso, hanno mostrato curiosità e capacità fino a quel momento non
espresse.

Tenendo fermo l’obiettivo, che è la realizzazione di una biblioteca aperta al quartiere, e il contesto nel quale sviluppare le attività di progetto che è rappresentato dall’Istituto comprensivo “Maneri-Ingrassia-Don Milani, con tutte le problematicità presenti nei quartieri in cui abitano le ragazze e i ragazzi che frequentano la scuola (Settecannoli, Brancaccio), veniamo ora a descrivere il percorso che intendiamo portare avanti nei prossimi mesi con il sostegno del Tavolo Valdese.

Crediamo che dopo il lavoro sviluppato negli anni passati, questo ultimo percorso ci permetterà di
fare quel salto di qualità capace di realizzare l’apertura della biblioteca all’esterno, con il pieno
coinvolgimento degli abitanti dei quartieri, a partire dai genitori disponibili delle/gli alunne/i.
Fare partecipare la società civile al progetto della biblioteca nella scuola che si proietta all’esterno è
fondamentale se vogliamo che la biblioteca scolastica diventi un luogo di incontro culturale ma
anche sociale e ludico per bambini, ragazzi, adulti e anziani, capace di rafforzare il concetto di
cittadinanza attiva, un luogo di partecipazione per coloro che hanno perso il senso del bene comune,
il piacere di stare insieme, di confrontarsi e di sentirsi parte della comunità. Parliamo di un profondo
cambiamento nella percezione della scuola da parte dei cittadini, non più soltanto struttura deputata
all’insegnamento scolastico, ma anche luogo in cui è possibile che ciascuna/o metta in comune
saperi, desideri e bisogni per fare proposte di miglioramento del contesto e della propria vita.

I laboratori, pur partendo e traendo spunto dal libro, dovranno andare oltre il libro, dovranno
riuscire a essere pretesto di scambio fra i presenti, motivo di partecipazione, di confronto e di
crescita della coscienza sociale. Attraverso la pratica del confronto e della valorizzazione del
pensiero di ciascuno ci si allena alla democrazia superando steccati ancora presenti, ci si allena a
pensare che un cambiamento è possibile solo con il contributo di tutti, ci si allena a trovare insieme
le soluzioni per le cose essenziali della vita.

Il lavoro che vogliamo realizzare nei prossimi mesi per raggiungere l’obiettivo di aprire all’esterno
la biblioteca sarà innanzitutto quello di riprendere i rapporti istituzionali con la Circoscrizione, con
il polo bibliotecario comunale e con le associazioni culturali attive nel territorio (poiché i referenti
sono nel frattempo cambiati) e avviare un tavolo per far si che la progettazione delle attività sia il
più possibile condivisa e partecipata.

Dopo il riavvio dei laboratori con le/gli alunne/i, con i materiali di cui già disponiamo che
intendiamo implementare sia sul piano delle attrezzature che degli arredi, lo step successivo sarà il
reclutamento degli adulti del quartiere, a partire dai genitori e conviventi degli alunni, da
coinvolgere nelle attività di laboratorio e di gestione della biblioteca. Saranno realizzate interviste,
inchieste nel territorio, per fare conoscere l’iniziativa e conoscere il suo impatto sulla comunità.
Contiamo sulla preziosa alleanza e sulla fattiva collaborazione della seconda Circoscrizione per la
sua diffusione.

Laboratori di lettura, presentazione e animazione di libri, incontri su temi emergenti, si terranno per
sei mesi due volte a settimana, uno dei quali possibilmente pomeridiano per consentire la
partecipazione di adulti lavoratori. Gli animatori, oltre il soggetto proponente, saranno i ragazzi e le
associazioni coinvolte.

Abbiamo la consapevolezza che dobbiamo molto lavorare con gli adulti affinché emerga un gruppo
di cittadini, amico della biblioteca, che la faccia vivere e garantisca la continuità nel tempo della sua
funzione aggregativa.

E’ importante che con ragazzi e adulti protagonisti si realizzi anche la sistemazione dello spazio
verde antistante la biblioteca, occasione per avviare un percorso di studio sull’importanza del verde
nella vita del pianeta, sul cambiamento climatico e sulla necessità di un cambiamento dello stile di
vita, personale e di comunità, per combatterlo.

L’impegno in quartieri periferici di città come Palermo deve sapere trovare un suo grimaldello per
scardinare organizzazioni sociali soffocanti che impediscono ai giovani di esprimere al meglio le
loro capacità e di fare scelte sane e felici di vita, per sé e per il proprio contesto. Riteniamo che
creare luoghi di incontro, scambio e progettazione culturale e artistica gestiti da giovani con adulti
sia lo strumento più efficace per combattere la mafia, la privazione culturale e l’emarginazione
sociale. Crediamo che ci dovrebbe essere un impegno costante delle amministrazioni affinché tutto
questo possa essere replicato in tutte le circoscrizioni della città e ci auguriamo che, quartiere per
quartiere il nostro progetto possa fungere da stimolo nei confronti del Comune e di essere
contagioso.

Il Comitato territoriale di Attac Palermo
Con il sostegno del Tavolo Valdese

 

Se sei arrivato fin qui, vuol dire che ti interessa ciò che Attac Italia propone. La nostra associazione è totalmente autofinanziata e si basa sulle energie volontarie delle attiviste e degli attivisti. Puoi sostenerci aderendo online e cliccando qui . Un tuo click ci permetterà di continuare la nostra attività. Grazie"